6 NOVEMBRE 2025 | 16.00 | DIGITAL AUTOMATION LAB
Al Tecnopolo di Reggio Emilia un viaggio tra simulazione, innovazione e futuro della manifattura.
La scorsa settimana, al Digital Automation Lab di Fondazione REI, non si è parlato solo di tecnologia. Si è parlato di futuro.
E non di un futuro lontano o fantascientifico — ma di quello che sta già cambiando il modo in cui le imprese progettano, producono e migliorano ogni giorno: il Digital Twin, il gemello digitale.



COSA SIGNIFICA AVERE UN “GEMELLO DIGITALE”?
Immagina di poter vedere come reagirà una macchina, un impianto o un intero processo prima ancora di costruirlo.
Immagina di poter testare soluzioni, correggere errori e ottimizzare prestazioni — il tutto in un ambiente virtuale, sicuro e realistico.
Ecco, questo è il cuore del High Fidelity Digital Twin: una copia virtuale ad alta fedeltà del mondo reale, capace di imparare, prevedere e guidare le decisioni.
DAL PALCO: QUANDO L’INNOVAZIONE INCONTRA L’ESPERIENZA
L’incontro “High Fidelity Digital Twin: dalla simulazione all’ottimizzazione”, organizzato da Fondazione REI e Confindustria Reggio Emilia, con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri, ha visto riuniti università, imprese e istituzioni per confrontarsi su una delle frontiere più promettenti della trasformazione digitale.

A introdurre i lavori, Luca Catellani, Consigliere Delegato di Confindustria Reggio Emilia, ha sottolineato un concetto chiave:
“Il Digital Twin rappresenta una delle frontiere più avanzate della trasformazione digitale. Ma la tecnologia da sola non basta: servono collaborazione, formazione e una cultura dell’innovazione condivisa tra imprese, università e istituzioni.”
E proprio questa collaborazione è stata protagonista durante l’evento.
DALLA RICERCA AL CAMPO: IL GEMELLO DIGITALE IN AZIONE
Il Prof. Marcello Pellicciari del laboratorio XiLAB – Università di Modena e Reggio Emilia ha aperto la sessione tecnica con un viaggio nel mondo della simulazione avanzata: “Il gemello digitale non è una semplice replica virtuale, ma un sistema intelligente in grado di apprendere dal reale, simulare scenari e guidare decisioni più rapide e consapevoli.”
Poi è stata la volta delle aziende.
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EMAK, con l’intervento dell’Ing. Gianluca Barbolini, ha mostrato come il Digital Twin possa trasformare la gestione dei dati e l’assistenza post-vendita, rendendo l’esperienza del cliente più fluida e personalizzata.
STILL – KION Group, rappresentata dagli ingegneri Daniele Aleotti e Luigi Rubino, ha invece presentato il primo carrello industriale digitale realizzato nello stabilimento di Luzzara: un progetto che integra software, sensori e cloud, portando nel mondo della logistica la logica dell’aggiornamento continuo e della manutenzione predittiva.



VERSO IL FUTURO: L’ERA DEL PHYSICAL AI

In chiusura, Damian Dembek e Roger Magnusson di SoftServe, insieme al consulente Paolo Scarabelli, hanno aperto uno sguardo verso l’orizzonte: il Physical AI, l’intelligenza artificiale fisica che rappresenta la naturale evoluzione del digital twin verso sistemi produttivi sempre più autonomi e adattivi.
Un futuro che, a giudicare dal fermento in sala, non è poi così lontano.
L’iniziativa ha confermato una verità semplice ma fondamentale: l’innovazione non nasce da soli.
Nasce quando ricerca e impresa si incontrano, quando le competenze si contaminano e quando il territorio, come quello reggiano, decide di scommettere insieme sul digitale.
Chi desidera approfondire o confrontarsi sui progetti di simulazione avanzata e ottimizzazione dei processi può contattare il Servizio Innovazione di Confindustria Reggio Emilia o il Digital Automation Lab di Fondazione REI.



